Confessioni di una mente pericolosa

lunedì, maggio 21, 2007

Mia piccola Sally

Troppi credono di sapere tutto di me. Io, invece, so benissimo di non sapere tutto delle persone che credo di conoscere. Questo perchè tutti sono portati a non esporsi mai completamente. E' un dato naturale, quasi di fatto. Alcuni si scandalizzano davanti a questa semplice verità, altri ne capiscono la portata e comprendono che non c'entra nulla l'amicizia.
(C'è gente che mi ha sfanculato da una vita, però vengono ancora qui a leggere i miei cazzi per motivi che mi sono totalmente oscuri! Trovatevi un hobby!!)
Nessuno si espone del tutto. Neanche l'artista acclamato. Vi siete mai chiesti perchè? Forse perchè si ha paura di perdere quel minimo di interesse che gli altri ti concedono. Questo vale per gli altri, non per me. Conosco persone da una vita (letteralmente) ma non hanno mai smesso di stimolarmi. E questo è un bene.
Ma quella notte... proprio quella notte...
Tu eri nella camera accanto, mia piccola Sally. E il profumo dell'incenso aveva stordito perfino le pareti. Qualcuno al piano di sotto produceva rumori metallici a ritmo regolare. Quella notte si aprirono fiumi. Quella notte si chiusero porte. Nell'indifferenza totale. Io ci ho provato. Ho cercato di darvi tutto me stesso. Ma non ci sono riuscito. Perchè non me lo avete mai chiesto. Perchè io sono duro e puro. E la mia immagine di uomo tutto d'un pezzo, che tutto accoglie e da nulla si fa abbattere, ci ho messo troppo tempo per costruirla. Un muro di cristallo talmente perfetto da non emettere nemmeno un fastidioso riflesso. Ma quel muro è di cristallo. E basta una domanda, quella sola ed unica domanda per farlo crollare. Perchè nessuno mi fa quella domanda? Quella domanda che si ripete cento volte al giorno ma sempre retoricamente, per educazione, mai perchè la si vuol chiedere davvero. Solo quella domanda e il mio muro crollerebbe.
(Sei ancora qui? Non ti viene in mente nessun hobby? Mai pensato alla masturbazione? Se tutti si masturbassero una volta ogni due giorni, in mancanza di sesso, non ci sarebbe neanche una guerra su questo cazzo di mondo!)
La domanda è.....................

domenica, maggio 06, 2007

GoldenSlumbers/CarryThatWeight/TheEnd

Io odio questo blog. Perchè fondamentalmente è stupido. Ho molte più gratificazioni dal mio Mulholland Blog che da questa insulsa pagina sporca. Ma quando capita di avere una notte davanti e una delle canzoni più belle nella storia della musica in cuffia, riesce difficile non venire qui a buttare giù due righe pensando che qualcuno (sempre gli stessi, i migliori insomma) le leggerà e si farà quattro risate... Non perchè io faccia ridere... anzi, faccio ridere ma involontariamente!
Assolo di batteria. Tum tum tum tum scandisce la grancassa. Quell'uomo era schifato da molti dei suoi colleghi batteristi ma io lo trovo così genuino, così preciso. Non certo un genio o un gran professionista ma uno che lo faceva divertendosi e in fondo questo conta.
Una notte davanti, dicevo. Una giornata alla fine. Un'altra giornata. Che dopo le ultime, sembrerà inutilmente soffocante. Perchè le ultime sono state speciali, il video qui sotto sta a testimoniarlo.
Ma che volete che vi dica? Che ho paura? Ve lo dirò... Ho paura. Sul serio. Di tutto. Anzi, vi dirò di più: quando il periodo speciale degli ultimi 9 giorni si è concluso con partenze svariate, mi è preso il terrore di uscire di casa. Mi sono letteralmente chiuso nella mia stanza. Il solo pensiero di mettere il naso fuori era terrore puro. Perchè? Siete davvero così ingenui da credere che io sappia il perchè? Vi racconto questa, allora: quasi 5 anni fa, nel bel mezzo di una delle notti più dolorose che abbia mai sopportato, butto giù un racconto breve. Due pagine scarse. Non appena finito, lo rileggo tutto d'un fiato e alla fine scoppio a piangere. Lacrime di quelle forti. Senza sapere perchè. Ora sono passati quasi 5 anni fa. E ho scoperto perchè, ho capito cosa avevo scritto in quel racconto e perchè avevo pianto. Come dovrei capire, adesso, perchè ho il terrore della vita reale e preferisco il calore della mia stanza? Ci risentiamo fra 5 anni, magari...
Ora, dopo 9 giorni di amicizia ed empatia, mi manca tutto di loro e di quei giorni. E l'unica cosa che mi viene in mente è questa: Paul McCartney scrisse una canzone dedicata a John Lennon, dopo la sua morte ovviamente. Bruttina come canzone, ma contiene un verso paurosamente bello: Paul scrive e ricorda delle notti passate con un amico e dice What about the night we cried, Because there wasn't any reason left to keep it all inside.
Se capite la bellezza di questi versi, se capite di quella notte in cui piangemmo perchè non c'era motivo per lasciarci tutto dentro, avrete capito.
In caso contrario, ci risentiamo fra 5 anni... Ma che peccato, però...