Confessioni di una mente pericolosa

venerdì, novembre 24, 2006

Un altro che morde la polvere...

La polvere è una cosa irritante... si insinua negli angoli più impensabili e poi difficilmente si fa sfrattare... Ma detto solo questo, il resto è tutto ok... Mi si rimprovera disaffezione a questo blog... In realtà ho poco da dire e quel poco nessuno lo vuol capire... L'idea di farne un vlog non l'ho già abbandonata ma è pur sempre difficile ricavare un buon video da una vita piuttosto serena e piatta... Con la pazienza si può arrivare a tutto, però...
Studi, esame, ancora studi, ancora un altro esame... Adesso sto studiando, poi mi aspetta un altro esame e dopo di questo un altro esame subito dopo... Prima di Natale avrò dato quattro esami per un totale di tre materie e il mese di dicembre lo voglio trascorrere a rilassarmi...
Il mese di dicembre sarà un buon mese per scrivere e solo allora sarò pronto a scrivere la terza ed ultima parte di quella storia che dicevo nel post precedente... Perchè è la parte più difficile, perchè ho bisogno di silenzi, perchè ho bisogno di stare solo e sentirmi male perchè sto solo e poi sentirmi bene perchè sto solo, perchè ieri sera la città era ammantata dall'odore del mare e ho avuto conferma che Siracusa, seppur non sia protagonista nella mia storia, è il luogo giusto dove scrivere una degna fine di un lungo viaggio... E visto che in questa storia narro di città come Napoli e Barcellona, per la seconda storia (mente prolifica la mia di questi tempi) pagherò il mio debito con il mare della Sicilia...
Nel frattempo... il sole filtra dalla finestra, mentre scrivo sono sotto le coperte (potenza del wireless) e adesso... mi vesto e vado a comprare il quotidiano... Tutto il resto è... Piccolo Principe in agguato...

domenica, novembre 05, 2006

Eccoti oceano

Capita che una notte scoppi il temporale... Va via la luce... Registro il rumore della pioggia con il lettore mp3... Poi il mio portatile è l'unica cosa in casa che non ha bisogno della corrente...Rumore della pioggia... sigaretta accesa... che vuoi fare? Uno si mette a scrivere, no? Prendo una vecchia storia sepolta in un cassetto e penso che ci si può lavorare un pò su, aggiustare qua e la... Inizio a scrivere e ben presto mi accorgo che non sto riscrivendo quella storia ma una totalmente nuova... una storia che parla di mare e di una maledizione... di un padre che fa perdere le sue tracce e di un uomo dall'animo sperduto... e di una donna che salva una vita... e di un viaggio intrapreso per ricordare il proprio nome...Mi piace, penso... Voglio continuare... E non ho più smesso! Pagine su pagine, una storia finalmente! Quando l'avrò finita, proverò a trasformarla in sceneggiatura... Per ora è un racconto che mi prende totalmente... E' un racconto che a un certo punto dice:
"Eccoti, oceano. Disperata creatura. Ti rendo ciò che sono con inchino riverente. Accetta le mie scuse per aver trascurato l’onore che ti si deve."
E' quello che sto facendo scrivendo, togliendo i freni alla mia fantasia... rendo l'onore che si deve a chi mi ha reso ciò che sono, nel bene e nel male...

mercoledì, novembre 01, 2006

Che dice è tutto rock e invece avanti, oh pop!

Che dico i giorni miei
me li son pianti sai
e non con gli occhi tuoi...