Confessioni di una mente pericolosa

martedì, febbraio 27, 2007

Del talento

Io, sinceramente, non lo sapevo... E non so voi, ma saperlo mi ha fatto una certa sensazione...
Voi lo sapevate? Che la parola "talento", fondamentalmente, significa aver desiderio di far qualcosa! Non dunque essere dotati di una particolare peculiarità ma bensì essere dotati di ingegno, capacità produttiva. Etimologicamente, nel significato evangelico viene fatto risalire all'espressione "dono di Dio", da qui dunque l'equivoco nel credere che il talento uno non se lo può inventare. Che è verissimo, il talento non ce lo si può inventare ma avere talento non significa essere predisposti ad una dote bensì aver voglia che quella dote diventi il nostro principio di vita! E scemi voi che state cercando ancora di capirmi... Quelli che ci son riusciti sono bravi!
Sapere questa cosa è incoraggiante. Poichè credo fortemente che ciascuno di noi abbia un talento ma che questo talento non ci proviene da nessun "dono di Dio", bensì dalla volontà di credere in qualcosa e portarla avanti con tutto il cuore, nei limiti delle possibilità che abbiamo...
Prendete Giovanni Allevi. E' un genio, un fottuto genio. E' un pianista da far paura, che fa rabbrividire con le sue composizioni. Ma per arrivare a quel livello ha dovuto sudare l'assurdo, venti anni di lunghi studi. Eppure, per lui, ne è valsa la pena. E adesso ce lo invidiano in molti.
Vorrei sapere quanto bisogna sudare e resistere prima di arrendersi... se davvero si può credere nel proprio talento anche quando non viene ufficialmene riconosciuto... hai voglia a dire che essere famosi non signfica avere talento, ma se il talento non viene pubblicamente riconosciuto serve a poco... Solo al proprio ego... O alla propria invidia... Son punti di vista...
Comunque, fra qualche settimana me lo vado a sentire dal vivo Giovanni Allevi... sarà una bella botta di magia...

3 Commenti:

Anonymous Anonimo scrive...

Allevi è un bluff, una bolla di sapone spinta dalla forza del suo produttore che si da il caso essere uno dei piu' potenti uffici stampa d'Italia.
E' un discreto pianista, piuttosto citrullo, che ripete i suoi pezzi carini ogni sera nella stessa identica maniera. Lo hanno reso un personaggio enfatizzando le sue manie. Mi fa tremendamente pena, e voglio vedere dove sara' fra 2 o 3 anni.
Tutte queste storie sulla sua fama all'estero....basta una veloce ricerchina su Google per endersi conto che all'estero non lo conosce nessuno!
Sveglia ragazzi, non possiamo farci manipolare cosi' ed abboccare a tutto quello che ci propinano i mass-media!

1:51 AM

 
Blogger Massimo Manuel scrive...

Allevi mi piace non perchè me lo propinano i media ma perchè mi piace, punto! =)
Cioè, non fosse famoso, me lo andrei a sentire comunque dal vivo perchè piace a me e non perchè piace alla massa... Che sia famoso o meno, sinceramente non mi interessa, sono affari suoi e del suo produttore...

1:16 PM

 
Anonymous Anonimo scrive...

Eppure c'è ancora chi dice che Allevi è un bluff, trasponendo su Allevi il bluff che è nella sua testa :-)))
La verità è che in un secolo ogni tanto di Allevi se ne affaccia qualcuno. Un genio assoluto. Io pensavo sarebbe venuto dall'America, o dal freddo nord, e invece eccolo lì, e se passeggi per Milano magari lo incontri pure. E' uno straordinario punto della situazione sulla Musica. Tutte le correnti vi confluiscono, dal Rock al Jazz alla Classica, senza che nessuna di esse abbia il sopravvento!
Andatelo a sentire, prima che qualche invidioso lo metta sotto con la macchina.

8:26 PM

 

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