Confessioni di una mente pericolosa

venerdì, agosto 04, 2006

La vita fa molto più paura...

Ho perso il conto di quante volte ho assistito ad un concerto di Franco Battiato. Credo che quella di ieri sera sia stata la nona volta, ma potrei sbagliarmi; sul serio ho perso il conto! Fatto sta che ogni volta l'emozione è intatta e nonostate l'organizzazione siracusana dell'evento fosse (ovviamente) imbarazzante e pacchiana, io e le mie preziose compagne di viaggio ci siamo divertiti. Io, in particolare, ero preso bene: la prima parte del concerto (quella serena), pur stando seduto ho ballato, cantato, urlato e sbracciato tutto il tempo. Ed avendo una certa esperienza dei concerti di Battiato, sapevo che avrei capito quando sarebbe giunto il momento di alzarmi e correre sotto il palco fregandomene di quei 'morti' che credono che ad un concerto di Battiato si stia seduti tranquilli...imbecilli!! E così è andata: sotto il palco, sotto Battiato per l'ennesima volta, a sudare, a ballare e perfino a pogare! E' questo ciò che mi piace dei concerti di Battiato, che si dividono in due: c'è il momento del ballo, dello scatenarsi, del divertirsi alle sue battute e ai suoi aneddoti comici; e poi c'è il momento della trance, la catarsi vera e propria, la poesia di certe canzoni, il misticismo che le circonda. Il momento più emozionante? L'esecuzione di una canzone brevissima e semplicissima, solo pianoforte e tastiere e due voci; titolo: La porta dello spavento supremo. E' stato in quel momento che la mia mano è andata ad asciugare una lacrima estemporanea. Perchè è una canzone che parla di morte e c'è qualcosa nella musica che ti coinvolge a tal punto che capisci che la morte, pur essendo uno spavento, è un semplice passaggio della vita, quello finale...Spavento supremo, si...ma che c'è da aver paura? La vita...La vita fa molto più paura...

Quello che c'è
ciò che verrà
ciò che siamo stati
e comunque andrà
tutto si dissolverà
Nell'apparenza
e nel reale
nel regno fisico
o in quello astrale
tutto si dissolverà
Sulle scogliere
fissavo il mare
che biancheggiava
nell'oscurità
tutto si dissolverà

Bisognerà per forza
attraversare alla fine
la porta dello spavento supremo